Articoli

In questa sezione è possibile scaricare o consultare articoli per l'approfondimento di tematiche inerenti la Normodinamica.

"Rendere visibile l'invisibile ", di Floriana Terranova

Non occorre essere scrittori, scultori o grandi poeti.

Occorre solo mettersi in ascolto di sé.

Nell'ambito della nostra Associazione attraverso il metodo normodinamico usiamo l'arte come strumento espressivo nelle sue diverse declinazioni.

E' un modo per lavorare sul corpo, attraverso il corpo, oltre il corpo. Un modo per sviluppare consapevolezza e poter vedere in maniera più nitida la realtà.

"Llumina - Yatra in cammino", di V.Cozzolino, F.Terranova, G.Mocchegiani Carpano

Il metodo normodinamico collocato all'interno di un'esperienza in natura e in cammino, è per chi vi partecipa una possibilità sia di contenimento sia di espressione di sé.

"Lo spazio della meditazione", di Matilde Mattia 

La meditazione è un viaggio in cui, indipendentemente dalla motivazione, si incontra se stessi.

"Conflitto (non) è guerra", di Floriana Terranova

La violenza acefala della supremazia, di avere ragione a tutti i costi, di essere il più forte, si trasforma prima in minaccia e dopo in azione tragica. 

"Il confine nella relazione. Formazione, dinamica e ristrutturazione dei confini", di Matilde Mattia

Avventurandosi sul confine della relazione andremo incontro all'imprevisto e dovremo imparare a muoverci nelle fluttuazioni sia interne sia dell'altro che della relazione, che ci impegnano contemporaneamente su un terreno nuovo ed uno sedimentato in noi stessi, corpo e mente. 

"L'uomo tra privazione e libertà", di Valentina Cozzolino

Il detenuto dovrebbe recuperare quell'interiorità sottovalutata durante la vita carceraria, e anche prima del carcere, al fine di rivalutare se stesso, per riscoprire la dimensione "sacra" della sua umanità. 

"Il massaggio come strumento di conoscenza e trasformazione", di Valentina Cozzolino

Ciò che si vive non è filtrato dalla mente, dal giudizio, il corpo può esprimere il suo vissuto e la sua storia per quello che è.

"Confine come spazio transizionale", di Cristina Paterlini

Questo lavoro diventa assai più complesso quando l'incontro avviene tra due soggetti in uno spazio che non appartiene né all'uno né all'altro ma a entrambi: lo spazio della relazione.